Germoplasma Viticolo Marze

GIANFRANCO TEMPESTA
MONICA FIORILO
INDICE DEL CAPITOLO

4. STIMA DEL FABBISOGNO DI PIANTE MADRI MARZE (PMM)

Dopo aver quantificato il patrimonio genetico esistente (vedi sopra) e la domanda di materiale di moltiplicazione (barbatelle innestate) per il rinnovo della viticoltura, già ipotizzata in tabella 1.10 Stima ettari per Varietà al 2020, viene ora formulata l’ipotesi di quanto materiale da Piante Madri Marze (PMM) e relative superfici sarebbero teoricamente necessarie al rinnovo del Vigneto Italia.

In base ai dati riportati in tabella 3.4 Fabbisogno teorico di PMM e superfici esistenti risulta evidente che, in teoria, sarebbero sufficienti pochi ceppi di materiale iniziale (n. 410).

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Tabella A
Tabella_nota

La probabile esigenza di campi PMM delle diverse varietà prende in considerazione che:

Analizzando i dati di tabella 3.4, con riferimento alle ultime due colonne relative al numero di cloni omologati e al numero di ceppi da conservare in screen-house, si evidenzia che la realtà del patrimonio genetico italiano è molto ampia visto il numero di cloni.
Disponiamo, almeno sulla carta, di un notevole armamentario di cloni, purtroppo non omogeneamente ripartiti fra i differenti vitigni. La loro conservazione in purezza richiede l’esistenza, in screen-house, di un numero ipotizzato di circa 5 piante per cui, in linea teorica, il Vigneto Italia può essere sufficientemente basato su idonei materiali genetici.

In pratica, esistono delle forti differenze tra quanto risulta a livello burocratico e ciò che avviene nella realtà produttiva in termini di disponibilità del materiale clonale.

 

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