Vigneto Italia
GIANFRANCO TEMPESTA
MONICA FIORILO
VIGNETO ITALIA - ENOTRIA TELLUS
1.- EVOLUZIONE E TRASFORMAZIONE DEL VIGNETO ITALIA
Questa evoluzione, questo cambiamento, stimolata dall’inurbamento legato al miracolo economico dell’industrializzazione e dagli incentivi FEOGA (Fondo Europeo di Orientamento e Garanzia Agricola), ha trasformato la viticoltura da promiscua a specializzata atta, quest’ultima, alla meccanizzazione. (tab. 4.15 Evoluzione del Vigneto Italia; fig. 4.15 Evoluzione della vitienologia e della superficie vitata per area).
È alla fine di questo periodo che si è toccato il record storico della produzione vinicola con 86.545.000 hl nel 1980.
Il cambio dello stile di vita degli Italiani negli anni ‘80 ha portato ad un inarrestabile declino del consumo dei vini; stimato attorno ai 110 litri pro capite negli anni ’60 - ’70, sceso agli attuali 45 - 40 litri. Questo crollo dei consumi ha creato eccedenze produttive e pesanti interventi a sostegno del mercato, anche con la distillazione (scandalose le distillazioni obbligatorie con cessione dell’obbligo tra Regioni), culminati nel 1984 con ben 25.108.800 hl di vino trasformati in alcol. (fig. 4.16 Vino distillato in Italia).
Questa situazione di crisi, acuita dallo scandalo del vino al metanolo (alcol metilico) figlio per certi versi della distillazione obbligatoria, ha portato alla perdita di redditività del comparto vitivinicolo, con forti riduzioni delle superfici e lo stimolo alla riqualificazione dei prodotti rivendicando così i valori territoriali insiti nelle DO e IG; altre aziende hanno perseguito, invece, l‘affermazione di vini d’immagine (Supertuscan).
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